domenica 1 giugno 2008

Una festa carica di tristezza...

E' finita... 

Ieri sera c'è stato il pizza party organizzato da Stefano e Giuseppe, con il contributo dei miei baci di dama (apprezzatissimi!!), il dolce di Monica, le crepès di Guillaume e il cocomero di Matthias.
L'idea era di festeggiare il lavoro di Stefano e Giuseppe e fare una festa di addio. Eh già, ormai è questione quasi di ore. Da domani e per i prossimi giorni molti partiranno e torneranno nelle loro "patrie natìe" e tutto sarà più vuoto. Ho quasi finito di far firmare la bandiera della Svezia a tutti, mi mancano solo Stefano, Giuseppe e Monica. Loro rimarranno ancora un pò, così firmeremo le rispettive nei prossimi giorni. Ma ormai è inutile rimandare, è inutile appendersi alla speranza del: "no, ma tanto parto fra una settimana"... affrontiamo la realtà... meglio togliersi il dente subito, è meno triste. Signori e signore, lo spettacolo è finito, grazie per l'attenzione. Ieri sera, ad un certo punto siamo saliti in cima alla collina adiacente al collegio e abbiamo guardato "Göteborg by night" tristemente ricordandoci cosa abbiamo vissuto in questo periodo o cosa non dimenticheremo mai. Stavo quasi per piangere. Non so cosa mi ha trattenuto, forse una strana idea di "contegno" che ancora non riesco a concepire. Ma avevo comunque la voce spezzata dal dolore e dalla tristezza. Ieri sera gli sguardi non erano come le altre sere. Ognuno di noi ha voluto comunicare qualcosa all'altro con i suoi occhi. Un "thanks" non era un semplice grazie, non era una frase fatta. Era un grazie per tutto per le esperienze vissute, per tutto ciò che ognuno ci ha dato, per tutto ciò che abbiamo fatto insieme, che ci ha fatto crescere e che ci ha lasciato qualcosa dentro. 
Ho detto a Moisès: "ero venuto qua con l'intento di lavorare, ma ora il mio lavoro sta andando male, fa schifo ma non me ne frega nulla, perchè ho ottenuto molto di più di quello che mi aspettavo. E se il mio professore avrà da ridire qualcosa sul mio lavoro la mia risposta sarà: 'Screw you, I had fun!'  "
Stamani ho rivisto il finale de "L'appartamento spagnolo" e mi ci sono rivisto in pieno. Parafrasando una delle frasi finali:

"non sono italiano, non sono francese, non sono tedesco, non sono spagnolo, non sono austriaco, non sono svizzero, non sono svedese, sono tutti loro, non sono uno, ma una moltitudine, sono come l'Europa, sono tutto questo, sono il caos"

Vi voglio bene ragazzi e ragazze, tutti!!

Grazie mamma e papà per avermi dato questa possibilità, ma soprattutto grazie per avermi fatto nascere europeo!

Ladies and gentlemen, lo spettacolo è finito, grazie per l'attenzione e buona notte.