domenica 1 giugno 2008

Una festa carica di tristezza...

E' finita... 

Ieri sera c'è stato il pizza party organizzato da Stefano e Giuseppe, con il contributo dei miei baci di dama (apprezzatissimi!!), il dolce di Monica, le crepès di Guillaume e il cocomero di Matthias.
L'idea era di festeggiare il lavoro di Stefano e Giuseppe e fare una festa di addio. Eh già, ormai è questione quasi di ore. Da domani e per i prossimi giorni molti partiranno e torneranno nelle loro "patrie natìe" e tutto sarà più vuoto. Ho quasi finito di far firmare la bandiera della Svezia a tutti, mi mancano solo Stefano, Giuseppe e Monica. Loro rimarranno ancora un pò, così firmeremo le rispettive nei prossimi giorni. Ma ormai è inutile rimandare, è inutile appendersi alla speranza del: "no, ma tanto parto fra una settimana"... affrontiamo la realtà... meglio togliersi il dente subito, è meno triste. Signori e signore, lo spettacolo è finito, grazie per l'attenzione. Ieri sera, ad un certo punto siamo saliti in cima alla collina adiacente al collegio e abbiamo guardato "Göteborg by night" tristemente ricordandoci cosa abbiamo vissuto in questo periodo o cosa non dimenticheremo mai. Stavo quasi per piangere. Non so cosa mi ha trattenuto, forse una strana idea di "contegno" che ancora non riesco a concepire. Ma avevo comunque la voce spezzata dal dolore e dalla tristezza. Ieri sera gli sguardi non erano come le altre sere. Ognuno di noi ha voluto comunicare qualcosa all'altro con i suoi occhi. Un "thanks" non era un semplice grazie, non era una frase fatta. Era un grazie per tutto per le esperienze vissute, per tutto ciò che ognuno ci ha dato, per tutto ciò che abbiamo fatto insieme, che ci ha fatto crescere e che ci ha lasciato qualcosa dentro. 
Ho detto a Moisès: "ero venuto qua con l'intento di lavorare, ma ora il mio lavoro sta andando male, fa schifo ma non me ne frega nulla, perchè ho ottenuto molto di più di quello che mi aspettavo. E se il mio professore avrà da ridire qualcosa sul mio lavoro la mia risposta sarà: 'Screw you, I had fun!'  "
Stamani ho rivisto il finale de "L'appartamento spagnolo" e mi ci sono rivisto in pieno. Parafrasando una delle frasi finali:

"non sono italiano, non sono francese, non sono tedesco, non sono spagnolo, non sono austriaco, non sono svizzero, non sono svedese, sono tutti loro, non sono uno, ma una moltitudine, sono come l'Europa, sono tutto questo, sono il caos"

Vi voglio bene ragazzi e ragazze, tutti!!

Grazie mamma e papà per avermi dato questa possibilità, ma soprattutto grazie per avermi fatto nascere europeo!

Ladies and gentlemen, lo spettacolo è finito, grazie per l'attenzione e buona notte.

martedì 27 maggio 2008

Back from Copehagen!

Il canto del cigno, ovvero: gli ultimi giorni di cazzeggio prima del lavoro serio.

Eh, già, ormai sto entrando nell'ultimo mese di Erasmus. Ma, come conclusione, non mi sono fatto mancare una due giorni a Copenhagen, con Guillaume, Monica, Steffan, Richie e Nico. Sarebbe dovuta venire anche Elisa, ma purtroppo si è ammalata nei giorni precedenti.

E' il mio secondo viaggio a Copenhagen, dopo quella visita di un giorno nel 1992, di cui non mi ricordo praticamente nulla.

Partenza sabato notte alle 3 con l'autobus da Göteborg, in 4 ore siamo a destinazione. Riesco a dormire 3 ore, fino a Malmö giusto in tempo per vedere il ponte sull' Öresund, che dal 2000 collega la Svezia alla Danimarca. Il tempo è perfetto: sole, un filo di vento e temperatura intorno ai 20-22°C. Per il primo giorno è stato pianificato un tour della città, con relativa "siesta" al parco dopo pranzo. 



Ovviamente non poteva mancare la visita alla famosa Sirenetta:



Nel pomeriggio abbiamo visitato Christiania, il quartiere sull'isola di Christianshavn autoregolamentato. E' una soecie di mondo a parte, molto hippy e anti-capitalistico, dove il commercio di droghe leggere è permesso, ma non quelle pesanti. (perchè, le "pesanti" fanno male e le "leggere" no? ).  Riporta Wikipedia: 

"Christiania venne fondata nel 1971, quando un gruppo di hippie occupò un'area costituita da edifici militari abbandonati. Una delle persone più influenti del gruppo era Jacob Ludvigsen, che pubblicava un giornale anarchico, che annunciò ampiamente la proclamazione della Città Libera. Per anni lo status legale della zona è rimasto avvolto nel limbo, mentre il governo danese tentò, senza successo, di rimuovere gli occupanti."

E ancora:

"Più di una cinquantina di collettivi diversi esercitano attività artigianali, culturali, teatrali ecc. Christiania ha il suo asilo, la panetteria, la sauna, la fabbrica di biciclette, la tipografia, la radio libera, degli atelier di restauro, il cinema, bar, ristoranti, luoghi di spettacolo.

Famosa per la sua via principale, nota come Pusher Street, dove l'hashish veniva venduto da chioschetti permanenti fino al 2004, Christiania ha comunque delle regole che vietano le droghe pesanti. Christiania ha negoziato un accordo con il ministero della difesa danese (che è ancora proprietario del terreno) nel 1995, e i residenti non pagano tasse."


La sera, stanchi morti, siamo andati a letto abbastanza presto, verso le 11.

Il giorno dopo ci accoglie il maltempo: pioggia, vento e 9°C di temperatura. Bagnati fino al midollo decidiamo di visitare qualche museo. Copenhagen è anche una città di design, quindi non potevano mancare le visite alla mostra di design nella mattina e ad una esposizione di architettura il pomeriggio, per la gioia di Monica ma anche mia. Ero infatti incuriosito di vedere questo lato della città, considerando che ultimamente, vuoi per la "contaminazione" ad opera di Monica, vuoi per il mio desiderio di cambiamento, musica, arte e design iniziano ad incuriosirmi. 

Ed effettivamente sono rimasto soddisfatto dalle visite. Nella prima ho finalmente capito perchè, secondo me, noi sud-europei abbiamo difficoltà a capire ed apprezzare il design scandinavo che è facile da ritrovare alle nostre latitudini nei prodotti Ikea e nelle auto, specialmente nel caso della Volvo. In pratica il problema è una questione di metodo e di priorità: per gli scandinavi si fa design nel vero senso della parola, cioè si progetta una prodotto funzionale e poi si dà un tocco di stile. Bisogna infatti tenere presente che "to design" in inglese vuol dire sia "progettare" un prodotto che "progettare uno stile". Noi tendiamo a vedere le due cose molto separate: per noi la funzionalità è "progetta", dello stile se ne occupano i "designer" che, secondo la nostra concezione non sono "progettisti" in senso stretto. Con il risultato che, essendo un popolo molto "frivolo" stile e progetto prendono due strade molto diverse, ognuna con i propri obiettivi.

Dell'esposizione di architettura invece, mi ha colpito l'idea del "riutilizzo". L'argomento era la rivisitazione degli spazi cittadini e il riutilizzo di materiali ed edifici per costruire qualcosa più "vicino" al cittadino. Lo scopo è di trasformare il cittadino da un "abitante della città" a "utente della città". Così sono state costruite circuiti per la scuola guida sopra i tetti dei centri commerciali, container colorati e "ristilizzati" ad uso ufficio per costruire un unico "edificio", ecc.

Da questa mostra mi è rimasto qualcosa: una nuova visione dell'architetto come inventore, attività che, secondo la nostra concezione, doveva essere appannaggio di solo noi ingegneri. Come per il caso del design, una collaborazione forte fra le due anime del progetto può e deve portare alla conclusione dell'opera come un insieme inscindibile di funzionalità, fattibilità e piacere.

Mi sto meravigliando di me stesso in questo momento... ;-)

Il viaggio di ritorno lo abbiamo fatto in treno, passando il tempo a giocare a carte. 


Ci voleva proprio un viaggio così, come conclusione di un Erasmus mi sembra che possa essere soddisfatto. Il prossimo weekend ci saluteremo un pò tutti. Dalla prossima settimana non ci sarà quasi più nessuno: quasi tutti partono verso l'1-3 giugno, Raul il 9, Stefano e Giuseppe il 17, Monica ed Elisa il 24. Ed io? Io non ne ho la più pallida idea. In questi giorni sto facendo un pò di simulazioni per trovare il bandolo della matassa al mio lavoro. Ormai non confido più tanto in me, quanto nel professore: se è contento mando in stampa la pubblicazione, faccio la presentazione e vedo di finire per metà giugno. Altrimenti fine mese...




sabato 24 maggio 2008

Saluti e novità!

Questa notte parto per Copenaghen e un nuovo blog è nato!

Partenza alle ore 3 di notte da Göteborg, destinazione Copenhagen. Saremo io, Guillaume, Monica, Elisa, Steffan, Richie e Nico. ci faremo un paio di giorni là, il ritorno è per lunedì sera, speriamo vivi! ;-)

Per quanto riguarda il blog, è nato ieri sera, in un venerdì noioso e allo scazzo, un pò per scherzo. L'idea è quella di raggruppare un pò di notizie stupide pubblicate sulle prime pagine dei quotidiani o comunque periodici on-line che non meritano questa evidenza. In pratica un'informazione da "Repubblica delle banane".
Ma, visto il nostro interesse per un'informazione corretta ed intelligente, abbiamo deciso di aggiungere anche notizie serie che difficilmente hanno un buona evidenza. Probabilmente perchè un pò troppo intelligenti....
La redazione è composta da Giuseppe, Stefano e me.
Cercheremo di aggiornarlo più frequentemente possibile.

L'indirizzo è:     http://bananenews.wordpress.com

Saluti per ora, ci risentiamo al mio ritorno da Copenhagen, così vi racconto un pò di avventure!

mercoledì 21 maggio 2008

Uff!! bello il lavoro, però...

...però non vedo l'ora di concludere!

Non ricordo se l'ho già scritto, ma la presentazione del lavoro è a metà di giugno e dovrò presentare (credo in un seminario, ma non mi aspetto chissà che..) quello che sono riuscito a fare. Se però il lavoro non è completato dovrò ultimarlo entro il 9 luglio in modo che il committente ottenga ciò che ha chiesto. Io punto a finire tutto per la presentazione e, (stranamente, direte voi...;-)  ) ci sto dando dentro. Anche perchè non mi dispiacerebbe riuscire ad andare a vedere le prove di Superbike a Misano con il Pinello e il Giorgi il 28 giugno e la laurea di Giuseppe il 30. Anzi, siamo sinceri e per una volta abbandoniamo i miei soliti eufemismi: mi farebbe veramente piacere!

Ringrazio poi, con un post unico e "standardizzato" (oddìo che brutta parola....) tutti quelli che mi hanno incoraggiato e, probabilmente, lo faranno in futuro, per via del cambiamento che sto affrontando. C'è chi ha avuto difficoltà a comprendere subito ciò ed è comprensibile ma ringrazio vivamente anche queste persone proprio per lo sforzo di voler capire e per non avermi bollato negativamente sin da subito. 
Grazie! Ancora una volta mi sono reso conto che senza i miei amici e amiche non ce l'avrei mai fatta ad arrivare a certi traguardi, non ce l'avrei fatta a far crescere quelle cose buone che sono in me. 

Via, sono le 2 e mezzo il break l'ho fatto e ora torno al lavoro!

Kram! ("un abbraccio" in svedese)

martedì 20 maggio 2008

Periodo tranquillo...

...il meteo non aiuta ed esami e scadenze si avvicinano.

Gli ultimi giorni sono stati meno eclatanti della media, il tempo è stato sempre nuvoloso, con qualche ora di sole, non ha mai piovuto ma faceva un pò freschino. Inoltre gli esami e le scadenze per le consegne di lavori si avvicinano e siamo tutti un pò presi dal lavoro. Stranamente anch'io sono abbastanza preso (ma non esageriamo...).

Per fortuna sabato pomeriggio il tempo ha retto. C'era la mezza maratona (Göteborgsvarvet) in cui hanno partecipato Guillaume e Stefano. Giuseppe, Cedric ed io siamo andati a vederli correre e a scattare un pò di foto. C'erano almeno 52000 partecipanti, una delle più importanti mezze maratone nel mondo. (a 40 € di iscrizione a persona... ora si capisce come si fa a far funzionare bene la città!!). Hanno attraversato tutta la città e Giuseppe ed io abbiamo fatto le corse per cercare di fare un pò di foto, prendendo le scorciatoie e tram per fare un "reportage".
E tra l'altro sono andati bene entrambi. Stefano voleva stare sotto le 2 ore ed ha fatto 1h48',arrivando 9829esimo (o giù di lì) Guillaume, con un 1h28' ha battuto il suo record personale ed è arrivato 920esimo. Bravi ragazzi!
Una cosa che mi ha colpito è il legame forte di molti partecipanti con l'azienda in cui lavorano. Mi spiego: qua in Svezia la corsa è uno sport molto sentito, gli eventi sono importanti e ampiamente sponsorizzati. Molti corridori corrono con il "team" aziendale, con la stessa divisa e spesso partono in un gruppo dedicato (come nel caso della Volvo). Ciò mi fa capire due cose:
- l'azienda ci tiene allo sport, al benessere ed allo spirito di squadra dei propri dipendenti, tantopiù che alcune aziende avevano allestito stand per i loro corridori con i massaggiatori.
- anche chi non ha un team aziendale organizzato spesso corre con un maglietta con il logo dell'azienda per cui lavora.
Mi ha sinceramente stupito il senso di attaccamento alla realtà aziendale in cui queste persone operano. Forse, banalmente per lo stipendio, che qua è molto alto, anche in relazione al costo della vita (ma non poi così tanto come si crede...) o forse per il clima aziendale vero e proprio. Stefano mi ha raccontato che alla Ericsson, dove lui andrà a lavorare (a proposito,ancora  complimenti!) , ti pagano un ora alla settimana che puoi utilizzare per dedicarti ai tuoi interessi.

Sabato sera sono andato con Stefano, Giuseppe, Guillaume, Cedric, Monika, Cajsa e Cedric al barbecue a casa di Andreas. Un mortorio... serata noiosissima, noi un pò stanchi, chi per la corsa, chi per la settimana lavorativa, siamo tornati al collegio un pò prima di mezzanotte.

Domenica altrettanto in sordina, a parte per Casey che ha rotto in gara e le Ducati sono arrivate ultima e penultima. Unica nota positiva, colpo di genio: avevo del cioccolato fuso avanzato dai biscotti di giovedì, così ho preso dei normali biscotti al supermercato, ho aggiunto il cioccolato fuso, un pò di farina di cocco e la sera ho fatto il giro delle stanze e della cucine per offrirli and un pò di amici ed amiche, giusto per fare due chiacchere. Sopratutto a Monica che era in "crisi" con il suo lavoro da consegnare per giovedì (così almeno le faccio fare un break) e ad Elisa, che nonstante fosse malata, doveva lavorare al progetto con Monica. Ho fatto un pò il "crocerossino"! eheh!

Niente di spettacolare, quindi, anche perchè ormai tutti cercano di finire gli ultimi progetti, gli ultimi esami e poi non rimarrà quasi più nessuno. I più se ne vanno ad inizio giugno, Raul il 9, Stefano, Giuseppe e Monica verso la metà. Io sarò l'ultimo. La presentazione del lavoro al seminario dovrebbe essere verso il 15-20 giugno ma tutto quello che non ho finito devo cercare ti terminarlo non più tardi del 9 luglio, che poi il prof è in vacanza ed il dipartimento chiude. Spero di cavarmela per la fine di giugno, ma se vado di questi ritmi mi sa che non ce la faccio. Dovrò impegnarmi un pò di più... Certo che se però il prof continua a rimandarmi indietro le bozze del report dicendo che ci sono degli errori senza neanche leggerle, siamo messi male... ma vedremo in futuro come si evolve la cosa.

venerdì 16 maggio 2008

Potrei avere un futuro da cuoco...

... sempre meglio che sotto un ponte!!!

In pratica ho superato me stesso: mi sono dato alla cucina!
Cioè: sono partito dai biscotti, che sono facili da fare.. comunque..piano piano...
Tutto è nato dalla storia del volersi cimentare in qualcosa di nuovo e sopratutto in qualcosa che mi dia un pò di "personalità", se così si può definire.
In pratica mercoledì mi viene il colpo di genio (sarà stato il sole di questi giorni??): biscotti al cioccolato e cocco. L'obiettivo era poter invitare un pò di gente per un thè od un caffé ed offrire i miei biscotti.
Nel frattempo Monica mi aveva anche chiesto di aiutarla a fare ben 11 pizze! (8 per un party e 3 per noi due, Raul e Stefano). Così prima ho aiutato lei, rimettendoci quasi un braccio per via di due belle scottature che ho preso. Ero un pò di fretta: due pizze erano in un forno nell'edificio accanto e due in quello della mia cucina, due edifici più in là! Che corse! 
Poi lei ha aiutato me. Anzi, mi ha salvato: non ero riuscito a trovare la ricotta al supermercato... se non me la prestava lei, addio biscotti!! Per fortuna è andato tutto bene, ma sinceramente ero un pò teso: non li avevo mai fatti e iniziare subito così, invitando gente.... avevo un pò paura della figura di merda... se solo li avessi provati prima.. Ma dai!! E' andata!!! Ne ho lasciati da parte un paio per Moisès che è malato. Così, visto che mi ha prestato il materasso per Alex, ho la coscienza a posto!! No, dai, scherzo!! Glieli avrei lasciati comunque...
Giovedì c'è stata la cena della nostra cucina, o almeno la parte socievole: Guillaume, Monika, Frederick, Cajsa ed Andreas. Gli altri, asociali quali sono, neanche ci cagano! In più abbiamo "reclutato" Stefano e Giuseppe. Visto che Monika ha fatto un antipasto svedese, fatto da: merluzzo, patate bollite, un qualcosa di simile allo yoghurt intero e cipolle (il tutto accompagnato da "schnaps", una specie di grappa), Guillaume ha fatto la Quiche Lorraine (una torta salata della Lorena, la regione da cui proviene) io cosa faccio? I baci di dama!! E vai che qualcosa di piemontese l'ho trovato! Stefano e Giuseppe hanno portato una torta al cioccolato.
Caricatissimo, ma più tranquillo, mi butto deciso! Rischio di bruciare il cioccolato fuso (che per un dolce piemontese equivale ad urlare una bestemmia in chiesa...) ma è fatta!! 
Dopo cena giochiamo a Texas Hold'em, mentre Frederick (che ha stravinto, tra l'altro...) suona pianobar con la tastiera. Cool!!!

Bene, bene... piano piano la cosa sta iniziando a piacermi... vuoi vedere che imparo, finalmente??? Dopo 4 anni e mezzo che vivo fuori casa...

martedì 13 maggio 2008

Festa spettacolare e visita di Alex: meglio di così..

Alex è stato qua, nel migliore weekend che potesse presentarsi!

Sole, temperatura primaverile e festone in collegio. Cosa si può volere di più? Alex è venuto a trovarmi e sono veramente contento di ciò! Ci tenevo veramente. 
E' arrivato giovedì sera e sin da subito ha potuto vivere all' "Erasmus way": cena del corridoio, visto che Andreas, un nostro ex compagno di corridoio era tornato a trovarci. Cena vegetariana (perché Andreas e Frederick lo sono) nella collina vicino al collegio godendoci il tramonto (alle 22, ovviamente!). Il giorno dopo passeggiata nel parco e nel giardino botanico, in questo periodo splendido pieno di fiori sbocciati:



Dopo il parco, rigorosamente afterwork! Purtroppo la festa a Medicinaregatan di venerdì sera non era un granchè. (ma quando mai lo è stata una festa a Medicinaregatan? Giorgia dice che là fanno le feste delle medie...) Sono andato con Stefano, gli amici che sono venuti a trovarlo, Guillaume e Mathieu, ma sono rimasti un pò tutti delusi. Unica nota positiva: partita a calcio balilla, Italia (Stefano ed io) batte Francia (Guillaume e Mathieu) 2 a 1. Campioni del Mondo!! Sabato abbiamo fatto un tour della città. Ho fatto vedere la Chalmers ad Alex ed è rimasto stupito del modo di vivere l'università qua. In particolare non credeva che ci fosse una Student Union, che fosse "nostra", cioè degli studenti e non dell'università e che potesse essere utilizzata per organizzare feste. D'altra parte da noi l'università serve per studiare ed il collegio per vivere. Punto. Qua è fondamentale anche il clima di lavoro, in modo da poter far esprimere lo studente al meglio e farlo studiare felice ed orgoglioso di essere uno studente Chalmers. Si, più o meno come al Poli...
Sabato sera, invece festa più figa di tutto l'hanno....e ce l'avevamo noi!!! Al nostro collegio!!! Kjellmansgatan rulez!!!! Era la Vårfesten, la festa di primavera. Barbecue con inizio alle 6 e poi musica e ballo fino alle 4 e mezza. (in teoria la festa doveva finire alle 2, ma sapete...c'era gente.... c'era musica...):

Alex ed  io eravamo in palla:

Il mattino dopo il "campo di battaglia" si presentava così:


Esaltante!!
La domenica, sveglia alle 10, si va all'Archipelago! Ovviamente ci svegliamo per l'ora giusta ma siamo degli zombie e quindi non prendiamo il traghetto delle 11.30 ma quello della 12.30. Raggiungiamo Stefano ed i suoi amici all'isola, un ora dopo. Beh, Vrångö è bella come sempre, specialmente in una calda giornata di sole.
Lunedì museo della navigazione. Siamo riusciti a girare in lungo ed in largo navi militari, civili e un sottomarino! Spettacolare!

Purtoppo poi è arrivato il martedì ed Alex è dovuto ripartire. Non prima però di acquistare un souvenir: due gigantesche kanelbullar (dolcetto alla cannella tipico della Svezia):

Ho detto gigantesche perchè in teoria dovrebbero stare in una mano....

Vederlo salire sull'autobus per l'aeroporto mi ha messo una tristezza infinita addosso. Ma d'altra parte "that's the way it is".... non si può far durare tutto in eterno, anche perchè dopo un pò finiresti per smettere di apprezzare ciò che stai facendo. Le prime e le ultime cose hanno sempre un sapore particolare. 

Per quanto riguarda Alex, è riuscito ad apprezzare sia la città ed il modo di vita di Göteborg, avendogli fatto da guida, sia la vita da studente Erasmus. Del primo punto di vista ha apprezzato la tranquillità ed il modo di vivere "easy" pur comprendendo che forse, per gente che non è abituata è anche troppo "easy", al limite della noia. Del secondo, che Göteborg non è una città di solo sesso, dove lo studente Erasmus può trovare la trombata sicura, ma anche un luogo, come altri in Europa, dove differenti persone, provenienti da varie nazioni, possono convivere. In Erasmus nessuno si stupisce e neanche si spaventa del fatto che siamo italiani, svedesi, francesi, tedeschi, spagnoli, svizzeri, cinesi, ecc. Ciò che ti lascia l'Erasmus è il fatto che dopo non sei più italiano, svedese, francese, tedesco, ecc. ma sei tutti loro, sei cittadino del mondo. Il Paese di provenienza diventa poco più che una curiosità, a volte una "base " su cui intavolare una conversazione, ma non è niente di limitante. Qua spariscono i peggiori stereotipi e anche molte inibizioni. Conoscere gente nuova con cui scambiare quattro chiacchere e poi chissà quando ti rivedrai è all'ordine del giorno. Si può uscire dal proprio ramo di studio o lavoro ed iniziare ad apprezzare la categoria professionale che hai sempre odiato e, perchè no, rimettere in gioco la visione del proprio lavoro.

Per quanto riguarda me ho appurato che i miei sforzi per conquistare un personalità stanno dando dei frutti: sabato sera mi sono sentito perfettamente a mio agio, tranquillo, quasi "di casa". Sono riuscito a sostenere qualunque conversazione senza dover pagare (o forse aver paura di pagare??) un "deficit caratteriale", che sto cercando di far svanire. Yes, we can! Gente, si può fare davvero! 

Grazie Alex, mi ha fatto piacere vederti. Mi mancherai, come mi mancano tutte le persone di Lucca e dintorni e dell'università. Ma è anche vero che questo è il mio momento. Lo sto vivendo a pieno. Potrei e vorrei non tornare la persona che ero quando sono partito. 
Per ora godiamoci l'avventura. In futuro vedremo cosa succederà...

Buona notte mondo.

lunedì 5 maggio 2008

Caos mentale parte 2

Caos mentale parte 2. Ovvero: la nebbia si sta diradando ma non riesco ancora a vedere l'orizzonte.

Oggi mi sono sentito via mail con Fede. Gli ho raccontato brevemente gli ultimi sviluppi. 
Avendo scritto di getto, purtroppo non sono in grado di ripetere, quindi faccio che riportare la mail di risposta:

"Io ho passato un paio di giorni un pò neri.. sono un pò stufo del mio stile di vita. L'Erasmus sta andando
bene ma oltre al fatto che, arrivando tardi, non sono riuscito a coglierlo in pieno, mi ha fatto però capire 
quando sono socialmente inadeguato.
Sono arrivato, ma non ho potuto dare nulla agli altri. Gli altri hanno un pò tutti una personalità forte a 
loro modo, io sono un pò anonimo. Mi trovo benissimo, certo, forse proprio per il fatto che sto con queste
persone, ma ho aperto gli occhi e ho visto quanto non mi piaccio. Mi piacerebbe vivere meglio l'esperienza,
ma mi sento ancora un pò distante. Vedo che il mondo va più veloce di me, è perfettamente organizzato ed io 
ci sono solo attaccato con una corda, che mi faccio tirare, tipo palla al piede. Massa (il prof. di Marketing - ndr) 
direbbe che sono un "follower". Di fronte agli altri ho scoperto di non avere personalità, di scomparire. Sono un 
pò triste.
In generale, ripeto, va tutto bene, sicuramente meglio che al Lingotto, ma il deficit che pago a livello 
caratteriale è enorme. Venirne fuori sarà un'impresa. Non sono demoralizzato, sono solo un pò confuso ed in 
ansia. Ma è un problema che non è direttamente legato all'Erasmus e neanche a Goteborg. E' una cosa che
avevo percepito da tempo e che ora mi si è presentata nella sua interezza. E' arrivata come una pallonata in 
faccia. Non fa molto male, ma lascia storditi e disorientati.  Ho bisogno di cambiare vita, guadagnare 
una personalità e poter dare qualcosa agli altri di interessante. 
Vorrei essere in grado di dare qualcosa che sia interessante per i più. A parte discutere di auto ed economia 
(ma solo un pò) non riesco a comunicare altro di interessante agli altri.
Immaginati di fronte ad una persona sconosciuta: "Piacere, Walter" "Piacere (nome)" E poi? ok, cosa fai 
nella vita, da dove vieni, ecc. fin li ci sono. Ma poi come può procedere il dicorso? troppe volte mi sono 
ammutolito nell'incapacità di proferire parola, senza intavolare una conversazione o altro dopo i primi 5-10
minuti.  Spero di riuscire a cambiare qualcosa in questo periodo, ma non so, potrebbe non essere fattibile, 
perchè potrebbe volerci tempo.  Tutto ciò non mi fa però vedere l'erasmus in maniera negativa. 
Forse sono ancora più contento, anche se più confuso." 

sabato 3 maggio 2008

Caos mentale....

O mio Dio.... esiste una vita al di fuori dell'ingegneria..(bella scoperta!)

Sono le 00:20 di un venerdì sera in camera mia. Dovevamo uscire, ma non tutti avevano voglia, altri avevano "il cane che si morde la coda" e cazzi e mazzi vari.... 
Sono un pò in crisi....penso "benefica". Dopo aver passato 4 anni e mezzo al Poli mi sono discretamente rincitrullito.... ingegneria...ingegneria...ingegneria.... solo questo per 4 anni  e mezzo. Non ho avuto il tempo di fare altro e, devo ammetterlo, non sono stato in grado di fare altro! 
In questo periodo ho iniziato a vivere una vita diversa, a capire che c'è qualcosa di diverso nel mondo. Ci sono le feste, entità sconosciute per lo studente medio di Ing. Autoveicolo. Per non parlare poi delle feste in università o nei collegi!! Non sia mai!! Ma non c'è solo questo... nel mondo c'è gente diversa, gente umana, gente viva.... Da quando ho conosciuto Monica, qualcosa è cambiato. Monica è una ragazza che studia Design a Milano ed è qua per l'Erasmus, segue i corsi di Architettura, visto che qua la facoltà di Design non c'è. Lei non è designer, lei è "designer inside" !! tutto quello che indossa è pensato, è vivo ed esprime una personalità artistica vivace ed estroversa. Io invece: "ingegnere inside". Tutto deve essere logico, razionale, studiato... facendo amicizia in questi giorni, si sono scontrate due identità contrapposte e la sua sembra che abbia la meglio... sono confuso.... 
Sto iniziando ad odiare questa logica all'inverosimile, i numeri, i calcoli mi vanno stretti... voglio una vita al di fuori dell'ingegneria... voglio essere umano, vivo...
Oggi con lei, Stefano, Erika (l'amica di Stefano che è venuta a trovarlo) e Giuseppe abbiamo fatto una passeggiata in centro subito dopo l'afterwork. Siamo entrati nel discorso "vestiario". Tutto è nato scherzando sul fatto che Stefano c'ha gli ormoni in palla, la primavera gli ha risvegliato istinti "lussuriosi" ...insomma....come me e come sicuramente molti altri siamo in cerca di donne... Erika: "Secondo me è come ti vesti...devi trovare un tuo stile e seguirlo" Frase detta un pò a scherzo, perchè Stefano non si veste male, ma si fa per fare quattro risate... Già.. "Devi trovare un tuo stile e seguirlo".... a parte il fatto delle donne che è in un certo senso "secondario" e forse "subordinato a questo concetto"  ma in un lampo mi sono guardato e mi è venuto in mente il mio guardaroba, ma sopratutto il mio "lifestyle"... com'è? mi piace? ci ho prestato attenzione o ho fatto l' "ingegnere", fregandosene di tutto e avendo cura solo di vestirsi come condizione necessaria e sufficiente per potersi presentare in pubblico? ma sopratutto, al di là del semplice vestiario, cosa ne è della mia vita? Ok, mi piacciono auto, moto, ecc. ogni tanto riesco ad andare ad arrampicare, ma poi? Altri interessi? Ah, certo... leggo "il Sole 24 Ore"... certo...interessante... ma sono i soliti numeri...le solite cose studiate, pensate, ragionate.... dov'è il cuore? dov'è il sentimento? dove sono le cose illogiche? dov'è la pazzia, il genio e, perchè no, la sregolatezza?? Cosa so fare al di là di discutere di auto e moto e di economia??
Suonavo la chitarra: ho smesso. Leggevo: sto ricominciando a fatica, ma sono disorientato, non riesco più ad appassionarmi a nessuna lettura. Facevo volontariato all'oratorio: sono partito per Torino. Sono andato via di casa 5 anni fa circa ma non ho ancora imparato a cucinare.
E poi? e poi basta... non c'è altro di me... sono questo...nulla.... o comunque poco interessante, più vecchio della mia età anagrafica ed incapace di trasmettere qualcosa agli altri. Ah, già, sono "ingegnere"... se mi bollavano come "juden" soffrivo meno! Nel senso che non voglio che questa caratteristica mi metta sotto una cattiva luce, non voglio che ciò spaventi... certo, sta a me non farlo vedere... ma come? Qua ci vuole una rivoluzione!
Ma tutto ciò sta venendo fuori molto in fretta e riorganizzare una vita richiede tempo... tempo che voglio trovare.
Ma un'altra cosa mi ha messo in crisi ultimamente: un libro. Già, perchè ho letto, quasi più per curiosità che per reale interesse, L'alchimista di Paolo Coelho. Parla di un ragazzo andaluso che incontra uno strano tipo che gli spiega che deve andare a cercare un tesoro in Egitto. Durante il viaggio ha tempo di riflettere e crescere... capisce che ognuno ha un a Leggenda Personale, ma per compierla deve prima capire il Linguaggio Universale.... e parlava di Dio...Già...Dio.... io, da bravo razionalista, sono agnostico... ho sempre rifiutato l'idea che potesse esserci qualcosa di inspiegabile...tutto era chiaro, tutto doveva esserlo... ma ora? Certo, agnostico vuol dire essere in ricerca, non negare a priori... ma non è la stessa cosa di prima... prima ero possibilista, ma anche disinteressato... ora rimango possibilista, ma ho dei dubbi....dovrò risolvere anche questi, oltre ai precedenti se voglio compiere la mia Leggenda Personale.

Comunque è ancora tutto in forse, tutto in subbuglio.. grazie Monica, amica mia, che, non volendo, mi hai messo in crisi... grazie Paolo Coelho che, forse volendo, chi lo sa, mi hai messo in crisi....
Don Giussani disse: "fate si che le vostre menti siano sempre in subbuglio".
Cavolo se la mia lo è!!! è un turbine di pensieri, vedo davanti a me bivi che prima sembravano inimmaginabili...
A questo punto posso dire.... O MIO DIO...SONO IN ERASMUS!!! E' strano, solo ora me ne sono reso conto, solo ora ho capito... ho conosciuto gente speciale, gente diversa. Ho avuto tempo per me. Ho capito che tutto ciò è possibile e che "yes, we can!" , posso costruirmi una vita vera, non completa magari, ma ricca, ricca di vita, di punti di vista, di spunti di riflessione. O mio Dio, mi sento un essere umano ora!

Sarà dura...avrò bisogno di aiuto forse... ma voglio provarci... ne vale la pena, anche il fallimento può essere accettato se puoi dire di averci provato.

Sono le 01:17 di notte. Ho scritto questo post di getto, non so perchè... non mi sento neanche completamente me stesso, nel senso che ho ancora qualche difficoltà a capacitarmi di tutto ciò... 

Buona notte mondo.... sto arrivando! 
Chi mi vuol bene preghi per me.

mercoledì 23 aprile 2008

Era scritto... questo berbecue s'aveva da fare....

Ce l'abbiamo fatta, grazie alla clemenza del tempo..

Finalmente sabato il tempo è stato veramente primaverile, sole per tutto il giorno, 15°C. Quel barbecue nel giardino del collegio aspettava solo noi:



e possiamo dire che ha avuto successo!
Alcuni di noi si sono organizzati comprando carne da arrostire in comune e dividendo le spese, altri se la sono portata. Come spesso succede qualcosa è avanzato, ma in generale ci siamo riempiti ben bene. Tanto più che la sera, quando sono andato con Stefano, Giuseppe, Lucia, Francesca, Giorgia & co. al Canadian Dinner, una cena in cui ognuno porta qualcosa e mettiamo in comune (perchè Canadian??) abbiamo a malapena assaggiato qualcosa. Sopratutto i dolci, osannando ripetutamente la Summer Cake, dolce con pan di spagna, meringa e frutti di bosco. Ipercalorico ma buonissimo!! Giuseppe, Stefano ed io abbiamo fatto i biscottini al cocco e la torta di noci. 
Alla fine della festa un pò di avanzi sono rimasti (specialmente la pasta di Lucia, che non la mangia mai nessuno...strano, perchè non è poi così male...) e abbiamo quindi deciso di organizzare un pic-nic all'Archipelago, il gruppo di isole sull'Atlantico circa un'ora e mezzo di distanza da Göteborg. L'isola che abbiamo visitato è quella di Vrångö, la più grande e, a detta di chi ci è già stato, la più bella, vista la presenza del parco naturale. Effettivamente il posto è veramente particolare: c'è soltanto un piccolo paesino di pescatori, con tutte le casine di legno colorate, spiaggette e scogli.
Il "popolo" ha fame:



mentre altri (Andi e Guillaume) preferiscono godersi il sole:

Che dire... come giustamente ha detto Sabine (l'amica 
di Andi, tedesca di Monaco ma che vive a Roma da 5 anni e parla un discreto romanaccio!!) come posto sembra quasi di plastica, quasi un film. Sembra tutto perfetto: la perfetta famiglia con almeno due figli, la casina ordinata, il giardino pure, l'altalena... Sinceramente ha un certo fascino, ma personalmente non ci vivrei stabilmente... già soffro il silenzio assordante di Göteborg, se devo aggiungere un senso di "falsa perfezione" proprio no! Datemi una città, caotica ma imperfetta, vera, viva. Una città ti fa vivere veramente, ti dà emozioni e novità, ti regala esperienze. Ti stanca, certo, ma ti fa apprezzare sia il suo bello, che il bello di un posto come questo dove passare un breve periodo di tempo, giusto per staccare, ma non troppo per non atrofizzarsi la mente.

martedì 15 aprile 2008

Il cielo ci è avverso....ma noi non demordiamo!!

Doveva essere primavera, doveva essere barbecue....è stata pioggia e freddo.

Eh, già ormai ci avevamo fatto la bocca, avevamo anche lanciato l'evento su Facebook: barbecue di primavera per sabato 12, dietro al collegio. Tutto era pianificato, avevamo comprato un pò di cose, mancava solo più poca roba da mangiare e tutto l'occorrente per la sangria. Il sabato mattina dovevamo vederci alle 11, Guillaume e Raul compravano un pò di carne, io e Bujan tutto il necessario per la sangria. Purtroppo la notte ha piovuto e la mattina faceva 4°C più o meno...ok, tutto rimandato alla prossima volta, con l'interrogativo in sospeso: ma dov'è 'sta primavera? Capisco che sia tutta questione di visione del mondo, che Cajssa ci dica: "ma questa è primavera... io vengo dal nord della Svezia, lassù è anche peggio" ma a questo punto la domanda è: se tanto mi da tanto, la primavera la vediamo d'estate e l'estate? penso che nelle prossime settimane scoprirò la risposta "toccando con mano" (come disse il ginecologo...)
In definitiva abbiamo ripiegato su un pranzo tutti insieme. Peraltro abbiamo mangiato bene, con la pasta fatta da noi italiani e i croissant fatti da Guillaume.
La domenica è stata un pò più premiante: Raul, Markus, Andi, Nico, Guillaume ed io siamo andati a vedere il museo dell'aviazione, poco fuori Göteborg, vicino all'aeroporto Göteborg City, in un rifugio in teoria "anti-atomico" (in pratica un hangar sotto una collina un pò "rinforzato", perchè un portone di cemento armato di un metro di spessore fa poco in caso di esplosione nucleare, comunque...). Credevamo non ci fosse nessuno, invece c'era un sacco di gente: vuoi perchè è gestito da volontari che aprono solo due domeniche al mese per poche ore, vuoi perchè è solo due anni che è aperto (prima gli svedesi neanche sapevano dell'esistenza di questo rifugio) ma eravamo circa un centinaio. Percorso guidato, con spiegazione in svedese ed inglese. La figata è che siamo potuti salire dentro gli aerei e gli elicotteri:



Figo vero?? che dite, mi dona il casco??
Tra l'altro gli svedesi mi sembrano un popolo sempre più strano: fra il museo e l'aeroporto Göteborg City non c'è alcun tipo di sorveglianza né di reti. E anche al parcheggio del museo l'ingresso è libero H24  per i pedoni e da li si accede facilmente all'aeroporto e alle piste di atterraggio. Va bene che il Göteborg City più che un aeroporto è un hangar con una pista che sembra una stradina di paese sperduto nel pieno nulla, ma insomma...

Come potete ben vedere, quell'edificio basso sullo sfondo della foto è l'edificio principale, pista unica e basta scendere la collinetta da cui è stata scattata la foto e si è in pieno aeroporto. Da questo aeroporto ci decollano e atterrano gli aerei della Ryanair, quindi, Alex, quando verrai a trovarmi a maggio, sarai autorizzato a "deprimerti"...(scherzo!!!)
Tra l'altro su questa collinetta ci sono tavoli per il pic nic, ma anche, per la gioia di grandi e piccini, un carrello in disuso per far salire e scendere i passeggeri dall'aereo e un radar militare, apparentemente funzionante e rigorosamente con lo sportello del quadro elettrico senza alcun tipo di lucchetto o altro. Inizio a capire quanto si crogiolino nella loro beata indifferenza verso il mondo...

Come tutti ben sapete domenica e lunedì ci sono state le elezioni politiche in Italia. Visto il risultato, qua a Kjellmansgatan, fra gli italiani la delusione è stata palpabile. Pure gli stranieri erano dispiaciuti per noi per via del fatto che ci ritroviamo un "nano da giardino" al posto del Presidente del Consiglio. Ci hanno domandato un pò tutti: "ma come fate a rieleggere Berlusconi dopo tutto quello che ha combinato?" E hanno ragione, ma la cosa è un pò più complessa. Vista da fuori sembra semplice, come giustamente mi ha fatto notare Magnus: "Qua in Svezia una persona che ha televisioni, giornali ecc. non può diventare Primo Ministro" La mia risposta è stata: "in teoria dovrebbe essere così anche in Italia, ma nessuno ha voluto fare una cavolo di legge decente sul conflitto di interessi..." Comunque, ormai è andata. Sinceramente mi sento deluso, ma ancora italiano. Un sacco di gente si è precipitata a scrivere su Facebook e si Messenger di volersene andare, di chiedere asilo all'estero, ecc. Vabbè, finchè si scherza, ok, ma spero che nessuno ci creda veramente. Penso di vivere in un Paese con un sacco di difetti, ma non scappo davanti alle responsabilità: se non ho motivo di andarmene per altre cause (es. lavoro, famiglia, ecc), resto qua, come uomo libero, con ancora la dignità di alzarsi la mattina, dire la mia (in Italia si può, chiedere a Bossi e vedere le stronzate che spara, e per chi ancora fosse incredulo, consiglio un anno sabbatico in Iran, oppure in Cina, in Corea del Nord, Russia, ecc.) e fare il mio dovere di cittadino, contribuendo al buon funzionamento della comunità attraverso le tasse (TUTTE, fino all'ultimo centesimo: non ho scelta ma non farei diversamente). Forse, in futuro, il lavoro mi porterà all'estero, ma non me ne vado davvero per colpa di un "nano da giardino"!!! Sarò il solito ingegnere, nato per risolvere i problemi ("se non funziona va riparato, se funziona può essere migliorato") ma se ci sono dei problemi la nostra comunità è chiamata a risolverli, con senso di responsabilità. Io non scappo di fronte ai problemi, finché resterò qui farò la mia parte.

sabato 5 aprile 2008

Metal friday @ hugget!

Weekend lungo... ma andiamo per gradi.

Giovedì sera c'è stato il Pub Crawl. Tradizione di Göteborg per cui ogni primo giovedì del trimestre tutti i pub della Chalmers sono aperti. Partiamo dal collegio Stefano, Giuseppe ed io. Arriviamo al Gasquen, il pub della Student Union e troviamo in fila Francesca, Lucia e due sue amiche italiane che sono venute a trovarla. Al Gasquen c'era un pò di musica live, con vari gruppi che suonavano canzoni proprie o cover di artisti come Red Hot Chili Peppers o Alien Ant Farm. Lasciamo giacchetti e maglie al guardaroba all'ingresso, entriamo, stiamo un pò e poi ci viene la voglia di andare ad Architettura. Architettura è distante 100m dal Gasquen e cosa fai... mica riprendi i giacchetti e le maglie dal guardaroba? no! per 100m... si, peccato che ad Architettura c'era un quarto d'ora di fila e sinceramente, alle 11 di sera il 3 aprile a Göteborg, fa ancora freddino...più o meno 3-4°C. E noi?? in maglietta!!! Che uomini duri!!! Si, ma di cervello... Comunque, ad Architettura c'era un casino di gente, la festa era parecchio più figa!! (C'era anche parecchia più figa). Non riesco davvero ad immaginarmi una festa in una facoltà, specialmente al Poli! Ma ve lo immaginate: party nell'atrio del Lingotto!! Che mondo avanti!! Ci siamo comunque limitati, sia sull'alcool (una birra... ma stavolta una Carlsberg) che sull'orario di ritorno. Abbiamo fatto l'una e mezza visto che il giorno dopo avevamo da andare l'università.

Venerdì una buona notizia: il piano di lavoro con gli obiettivi che ho proposto al prof è corretto, sto procedendo e nella giusta direzione. Bene, bene...
Ma venerdì sera è anche la serata in cui lavoro al pub del collegio! Ho già preparato la playlist da qualche giorno: si inizia con Guns'n'roses, si continua con AC/DC, poi Metallica ed infine Iron Maiden! Seratona metal! Immaginavo che la serata iniziasse in sordina, non mi aspettavo che qualcuno arrivasse subito alle 8, ed infatti il primo cliente è arrivato verso le 9. Poi piano piano altri clienti, ma comunque non c'è stata mai la folla come al solito. Anche perchè Guillaume, Raul, Andi & co. erano a bere in una cucina le birre che ogni tanto passavano a comprare al pub da me. Certo che però... magari.. passare 5 minuti a fare una visitina invece di limitarsi ad un "Ciao, una Carlsberg...ciao!".... Vabbè, per fortuna è arrivato Magnus, lo svedese che ho conosciuto lo scorso weekend e che mi ha presentato un pò di gente, fra cui Sophie (la sua ragazza, rimasta fuori camera perchè la sua coinquilina è andata ad una festa portandosi via le chiavi di camera, mentre le sue sono rimaste in stanza) e Tobias, un fan dei Metallica con cui ho chiaccherato di metal per tutta la sera. 
Sono poi arrivate Ebba e le sue amiche, Girma con i suoi amici etiopi ed una tipa cinese, metallara, tatuatissima, favorevole all'indipendenza del Tibet e aspirante Mac-user. Ci mancava fosse figa!! Purtroppo..."era simpatica"... ;-)
Se all'inizio la serata sembrava languire poi e tornato il sereno e per di più invece di chiudere all'una, ho chiuso alle due: Tobias ed io non smettevamo di ascoltare Metallica, gli altri di bere.... 
Bella esperienza, ho conosciuto gente nuova ed interessante ma sopratutto ho avuto il coraggio di buttarmi, senza la ricerca della sicurezza di poter stare con qualcuno che già conosco e senza aver paura di stare con gente nuova. Mi sono buttato, buttato in un esperienza in parte alla cieca, perchè confidavo che fossero presenti i miei amici con cui stare nei momenti di pausa, ma nonstante ci siano stati momenti di magra, ho avuto la fortuna di poter socializzare con nuove persone, scoprendo passioni in comune.

Stasera c'è la festa di laurea di Andreas, il mio vicino di stanza. Partenza dal collegio alle 21.10, per non-so-dove, ma ciò non è importante. E' più importante scoprire ciò che può succedere!

Let's rock!! 
  

domenica 30 marzo 2008

Compleanni, politica....e whisky

Weekend in collegio... eravamo a ranghi ridotti.

Già! Guillaume, Andi, Giuseppe, Dennis ed Elisa sono in tour: Stoccolma, Helsinki, Riga e Tallin. Bel giro! Moises e Bujon li raggiungeranno sabato. Rimaniamo in collegio in pochi e venerdì Stefano lavora la pub. Prima però, ovviamente, afterwork con Stefano, Raul, Monica, Beatrice e Markus a Lilla London. Non male, economico (29 Kr per birra+buffet) ma un pò claustrofobico.  
Dopo "cena" (cena... alle 16.30 di pomeriggio, ma ormai lo stomaco è abituato e sincronizzato!) andiamo in cucina da Monica per un gelato affogato nel caffè (lussi a non finire...) e quattro chiacchere nell'attesa che arrivino le 8, apra il pub e Stefano inizi a lavorare. Dovevamo per forza andare al pub, Stefano era in "crisi": serata di musica elettronica, con inizio alle 10 e fine all'una di notte e giustamente lui non la sopporta! Per fortuna dalle 8 alle 10 musica buona: reggae e ska, con Stefano come DJ. Nel frattempo arriva Magnus, un tipo che ho "conosciuto" al pub 3 settimane fa (ci siamo a malapena presentati e lui era talmente "briao" che neanche si ricordava come mi chiamo). Non mi ricordo come mai (dettagli....) abbiamo iniziato a parlare di Tibet, Taiwan, Cina e buddhismo, scoprendo passioni che ci accomunano: oriente, storia contemporanea e politica. Passano i minuti, ormai i DJ dell'elettronica hanno già iniziato, Markus, Monica, Raul e Moises sono letteralmente "scappati". Continuo volentieri a chiaccherare, la musica non è un gran che, ma non ci faccio caso. Convergiamo entrambi sulla linea tollerante e sull'idea che le Olimpiadi non vanno boicottate, ma che si potrebbe dimostrare civilmente con bandiere del Tibet da dare a tutti gli atleti, che il mondo è una unica comunità e dovremmo preservarlo tutti insieme. Si unisce a noi Girma, un ragazzo Etiope. Dopo le presentazioni, mi domanda: "sai che ci sono molti italiani in Etiopia? In Italia? ci sono etiopi?" E fu così che iniziammo a chiaccherare della percezione dell'immigrato in Italia e della motivazione per cui non c'è tolleranza e condivisione delle risorse. E' nata la "teoria" che la concezione della vita è quella per cui noi ci vediamo su una scala, dobbiamo arrivare in alto perchè affamati di potere e cercare di non farsi superare da chi è sotto di noi. Se io sto in alto e condivido con chi è più in basso mi abbasso, l'altro si innalza e prima o poi mi potrebbe superare. Che filosofie!! Dopo la terza birra vengono che è una meraviglia!!! Seratona di politica, sociologia e pillole di tolleranza! 
Ma è anche il compleanno di Bujan!! Cioè era lunedì ma lui era in Spagna e non lo aveva ancora festeggiato con noi. Porta da bere rhum, coca-cola (per il cuba libre), poi vodka da mescolare con la Fanta. Inutile dire che lui, Magnus e Daniel erano sversi in capo a mezz'ora, ma anche io dopo quel cuba libre... beh, non ubriaco, ma "allegro". 
All' una e mezza i tipi dell'elettronica finiscono, il locale chiude e io dò una mano a Stefano a dare una sistemata al pub, a contare il "bottino" e a fare l'inventario delle birre rimaste.

Sabato sera calma piatta, Monica dovrebbe andare ad una festa, Stefano ad un'altra e così via. Rimaniamo solo io, Raul e Markus. Ci troviamo in cucina da Markus per una birra, un pò di musica metal (i due sono metallari convinti, e ciò mi ricorda Torino e le giornate in facoltà nella nostra "auletta secondo piano" insieme ad Alex, Sergio e Filippo) e whisky. Glen Grant per la precisione! Mezza bottiglia in 3. E vai che il fegato è contento! Ma a dire la verità grossi problemi non ci sono stati... mi sa che ha ragione Alex (mia guida spirituale in quanto tutore del mio "spirito".. si, si, avete capito... sto parlando di alcool): "non credo nell'esistenza del fegato!!!"
Monica poi non è andata alla festa, così siamo usciti tutti e quattro a fare una passeggiata per il quartiere.

Oggi sono stato da Stefano a guardare la gara di MotoGP. DISASTRO!! Casey undicesimo con problemi a non finire...tristezza.... vabbè, comunque Forza Ducati!! Ci rifaremo!!

mercoledì 26 marzo 2008

Back to Göteborg!

Di nuovo quassù, in quel di Svezia.
Sono stato assente per le vacanze di Pasqua, in pratica una settimana, da martedì 18 a martedì 25, infischiandomene dei giorni di chiusura del dipartimento (da venerdì a lunedì), ma il volo a "poco prezzo" l'ho trovato solo in quei giorni. Poco prezzo vuol dire 200€ A/R, ma si sa, a Pasqua... Tra l'altro volo Lufthansa, con tanto di pranzo (un panino, un cioccolatino e da bere) tra Göteborg e Monaco di Baviera (dove ho fatto scalo), merenda fra Monaco e Bologna, cena fra Göteborg e Bologna, giornale sui voli. Per quanto riguarda i giornali è andata di lusso: Financial Times e Il Sole 24 Ore (non mi smentisco mai! Altrimenti non me uscirei come di mio solito con la frase: "ho il business!") 
Viaggio di andata tutto ok ma, ovviamente :"benvenuto in Italia!" il treno Bologna-Prato arriva in ritardo e non prendo la coincidenza (Prato-Altopascio), risultato: aspetto mezz'ora il treno dopo. Mi sente già a casa! (tristezza: ero partito a malincuore, volevo restare a Göteborg... inizio già a sentire il mal di erasmus, ma forse è un buon segno)

Nel frattempo a Göteborg nevica per quattro giorni, ma anche a Monaco non ha fatto bel tempo, quindi neve in entrambi gli aeroporti. Arrivo al gate, e annunciano il ritardo di 15 min. Poco male, nel frattempo mi prendo un caffè, gentilmente offerto da Lufthansa. Questo è "markétting", lo so, ci sono caduto con tutte le scarpe... ma chissenefrega, un caffè offerto è sempre ben accetto. Comunque tutte queste "coccole" mi iniziano a piacere....ecco, sta uscendo il mio animo liberista e capitalista... ma che esca pure!!! (ricordate: "ho il business!"). Unica pecca: sul volo Monaco - Göteborg ci sono solo giornali tedeschi e svedesi. Tristezza... ma... un momento: quella carta beige, con il titolo bianco su sfondo blu... ma si!! E' il Financial Times!! Lo prendo al volo!! Mio! E chi se lo fa scappare? Bravo Walter...è l'edizione in tedesco! Delusione...(X Ema e Marco: non iniziamo a prendere per il c*lo, lo so che avrei dovuto imparare il tedesco... ma ormai... ;-)  ).
Arrivo in stanza a mezzanotte, stanco, e in mezzo alla neve.

Oggi si riparte con il lavoro, che mi accompagnerà fino alla fine dell'erasmus. Tra l'altro riunione con il "capo": la solita palla... dovevo soltanto fare un paio di domande, roba da 5 minuti, ma come sempre ho dovuto perdere mezz'ora per fare il punto della situazione, spiegare lo scopo del mio lavoro... passi svolti fin qui nel dettaglio... ma che palle! Avevo solo un dubbio su un risultato e volevo un consiglio su un libro/pubblicazione da leggere per il lavoro: 5 minuti ed ognuno al suo lavoro! Ci capisco sempre meno come ragiona, ma porto pazienza. Non ci sono abituato, preferisco un rapporto più schietto e diretto con le persone, ma cerco di farci l'abitudine. Pazienza!





domenica 16 marzo 2008

C'ero quasi.... ma come sempre mi son fatto fregare

Eh, già! Ero ad un passo da beccare una svedese ad una festa. Mica sobria, ovviamente! 

Esco con Giuseppe, Stefano, Lucia e Giorgia.
Festa al collegio Viktor Rydsberg, (come sempre, venerdì e sabato sera feste in qualsiasi collegio, tranne nel nostro "sfigato"). Questa volta non solo in una stanza, ma in TUTTO il collegio, con la musica che si sentiva già da fuori. Entriamo, e già a mezzanotte la gente era sversa. I grosso della festa era in un appartamento (alcuni collegi hanno piccoli appartamentini da dividere) con tanto di DJ e macchina del fumo. Per circa un'ora niente di che, anche perchè le svedesi, appena arrivano gli italiani se ne vanno. E' stata un tira e molla, arriviamo noi, se ne vanno loro, ce ne andiamo e loro ritornano. Cacchio c'hanno stasera?? tanto si sa, si ubriacano per trombare, che aspettano? con noi sfondano una porta aperta!!
Poi, la botta di culo, che spreco malamente! Due tipe ballano con la bottiglia di vino in mano. Vai! Mi rimbocco virtualmente le maniche e parto in tromba! Mi offrono da bere... e io bevo! Certo, faceva pietà come vino....machissenefrega!!!
Ne punto una (all'apparenza più facile) ma ovviamente il resto del mondo reputa che due siano troppe per me (in parte a ragione: e chi le reggerebbe? te lo riducono ad una sottiletta...) e prontamente arrivano 2 tipi. Uno ci prova con l'altra (vabbè, buona fortuna..) ma il secondo ci prova con  la mia. In tempo zero un deja-vu: come quella sera al Makìa fuori Lucca, il tipo è un "Professional", in "quattro e quattr'otto" mani sui fianchi, lingua i bocca e partita finita. Ho perso 11 a 0 con gol del portiere in contropiede.  Ricordatevi: solo lo scemo del villaggio cade nella stessa buca due volte!
Anche Giuseppe c'ha provato con una (sobria, perchè lui può!). Hanno bevuto qualcosa, chiaccherato un pò, sembrava in palla. Mentre ritorno mesto-mesto dagli altri dopo la pesante "debacle" arriva anche lui scuotendo la testa in segno di diniego: anche a lui è andata buca. Va bìn, sarà per la prossima volta!

Venerdì sera sono andato al famoso aperitivo.
Era all' "O'learys" un pub irlandese. Ritrovo alle 16.30 là, il primo che arriva prende i posti. io arrivo dalla Chlmers, Stefano, Giuseppe e Nico dal collegio. Arrivo con calma alle 16.20, tanto Östra Hmangatan e vicina alla Chalmers. Entro. Pub a due piani. Vado al bancone, prendo un Murphy e chiedo per il piatto. Mi dicono che il buffet è al piano di sopra. Ok, vado sopra, prendo i posti e chiedo del piatto al bancone. "Devi prima ordinare qualcosa da bere" "Ho preso una birra al piano di sotto" dico alla cameriera mostrandole lo scontrino. "no! puoi avere il piatto solo se prendi da bere sopra!" Ca**o!! Ma che regola idiota è??? Vabbè, me ne torno mesto mesto al mio tavolo e aspetto gli altri. Mi bevo la mia pinta di Murphy alle 16.30 di pomeriggio a stomaco vuoto. So già che questa il fegato non me la perdona. Arrivano gli altri, che sapevano della regola e prendono da bere sopra. Si, però io ho fame!! Vabbe, stavolta vada per la mezza pinta di bionda (al bancone del piano di sopra) così posso prendere da mangiare. Morale: alle 6 avevo i bilancio una pinta e mezzo di birra in corpo e degli anelli di cipolla fritti: dei "bozzi" che ti si piantano nello stomaco e dopo un paio d'ore sono ancora lì, a  ricordarti quanto sono perfidi e maligni!!
Per la sera appuntamento alle 8 in cucina da Giuseppe. Kannelbullar, dolcetti alla cannella tipici svedesi e firma delle bandiere. Già perchè il giorno successivo Philip sarebbe tornato in Germania e visto che abbiamo deciso di comprare tutti le bandiere svedesi e firmarle a vicenda per ricordo, a Philip le facciamo firmare prima che parta. Ovviamente poi abbiamo firmato anche la sua.

La sera un salto al pub tutti quanti per passare a trovare Monica. Il pub infatti è gestito da ragazzi del collegio e chi vuole può dare una mano, dietro compenso di 200kr. Monica era di turno quella sera.
Dopo il pub festa in un paio di collegi. Mah, oddìo, come ha detto Giorgia, quella a Medicinaregatan sembrava una festa delle medie vista la vitalità. Ed infatti era un pò sottotono. La seconda era all'Olof Cafè, al collegio Olofsjöd. Più o meno le dimensioni del nostro pub, con la differenza che era pieno di gente sversa e il pavimento era appiccicosa a causa di litri e litri di alcool caduto. Tra l'altro, qua le feste sono in stile "Bring your own drink": sono a libero accesso ma basta che porti da bere, almeno per te. Detto fatto, ancora un altro litro di "birra".

Beh, che dire: finalmente ce l'abbiamo fatta ad uscire! Rimane un pò i rimorso per la tipa a Viktor Rydsberg, ma per spero di aver imparato la lezione, in modo da non farmi fregare la prossima volta! Nonostante tutto, la cosa promette bene...

Martedì ho il volo per tornare in Italia per le vacanze di Pasqua. Da una lato mi dispiace, alcuni dei miei amici rimangono a Göteborg e vanno all'Archipelago, l'arcipelago di isole fuori città, a fare un barbecue. Sarebbe stata una esperienza interessante. Vabbè, ormai ho preso i biglietti. Sinceramente non pensavo che qualcuno rimanesse. 
Come sempre vivo le cose a metà, in una situazione sempre precaria e temporanea. Sono arrivato qua tardi, a gruppo già organizzato ed è tutto più difficile, specialmente per me che ho qualche difficoltà a socializzare. Certo, sta andando tutto bene, ma sento di non vivere ancora a pieno l'esperienza. Spero solo che sia perchè è ancora presto. Che dire... è il solito senso di non appartenenza a niente e nessuno. Ora sono in Svezia, ed anche se sta andando tutto bene, il senso di precarietà un pò mi disturba.
Saluti quindi da questo blog ed auguri di Buona Pasqua. Riprenderò a scrivere al mio rientro, dopo Pasqua.

venerdì 14 marzo 2008

Piccolo post al volo..

Piccolo post al volo, che in pratica vuole essere un "errata corrige" del post del 9 marzo.
Le birre svedesi sono solo da 2.8° (quelle da 5.2° penso di essermele sognate). Voi dite: ecco perchè sono acqua!!! Giusto! Ma lo sapete che tutti gli alcolici sopra i 3.5° non possono essere venduti dovunque, ma solo al Systembolaget, cioè il monopolio di Stato? Non oso immaginare le tasse che gravano su di essi!! Un giorno vedo di trovarne uno, farci un salto con conseguente "reportage"!

Oggi a pranzo mi sono "attapirato". Cavolo! Ero nella cucina del dipartimento, unico non-svedese e tutti che parlavano in svedese. Non mi sono rattristato tanto per questo quanto per il fatto che, cavolo: non so proprio una mazza di svedese!! Non pretendevo di parlare al loro livello, ma almeno farmi un'idea di quello che dicevano... Lo studio della lingua procede a rilento, è di tipo "fai-da-te" e sarei a buon punto se non fosse per il semestre di m**da che ho passato al Poli. E' proprio vero che il Poli vuole infierire fino all'ultimo! Anche in Svezia... E pensare che devo passarci un'altro anno per 3 esami perchè Massai pretende la frequenza obbligatoria. Vabbè, tronchiamo qui il discorso, che non voglio che questo blog prenda questa impronta!

Alle 16.30 ho l'aperitivo in un pub irlandese. Oh, mio dio!!! Guinness....(sbav)

Saluti 

mercoledì 12 marzo 2008

L'arte di sapersi arrangiare...(con un pò di fortuna!)

Eh, già! qualunque operazione ben pianificata non sarà mai all'altezza di una bella botta di c**o.
Ma andiamo con ordine. 
Lunedì, esco dall'ufficio (già, perchè nel Dipartimento ho un ufficio tutto mio!) un pò più tardi del normale, verso le 6 e mezza. Oddio, tardi proprio non sarebbe, visto che a Torino uscivo di facoltà verso le 8, comunque, visto che inizio alle 8 di mattina... Vabbè, dicevo: esco un pò più tardi del solito e mi ricordo che dovrei andare a farmi i capelli. Vabbè, non ho voglia. Al diavolo! Se ne riparla domani. Mentre ero sul tram che mi portava in collegio, sale un signore anziano. Domanda qualcosa all'autista e si dirige verso i posti a sedere. Mi alzo per dargli la possibilità di sedersi al posto accanto al mio, mi ringrazia ("tack") e io gli dico "prego" (varsågod"). A questo punto inizia a parlarmi in svedese e subito lo fermo dicedongli "mi scusi, non parlo svdese" ("ursükta mig, jag talar inte svenska"). Al che iniziamo a parlare in inglese. Per fortuna qua lo parlano praticamente tutti, anche gli anziani. Mi raccontava che è appassionato di storia, che ha visitato Roma e che gli piace molto l'Italia. Eh beh! Vorrei vedere!! 
Finalmente ieri mi sono deciso ad andare a farmi i capelli. Ho trovato un barbiere che fa taglio a 100 kr e ne ho approfittato, visto il buon prezzo. Entro dentro pensando: si, dai, tanto qua parlano tutti inglese... Allora: il tipo si chiamava Rachid, di carnagione più scura della mia e non parlava inglese! Benissimo! Per fortuna sapeva il francese e per fortuna che ne so un pò anch'io. In qualche modo siamo riusciti a capirci ed il taglio è venuto accettabile!!!
Botta di culo!!

Per il resto niente di che, il lavoro procede abbastanza bene, dopo qualche giorno di smadonnamenti vari sul modello Matlab di quei benedetti supporti attivi, sono riuscito a farlo funzionare. Sulla bontà del risultato ho qualche dubbio, ma in generale dovrebbe essere tutto ok, almeno per ora. Per lunedì devo consegnare qualche risultato che ho l'incontro con il prof. 

Oggi sono uscito un pò prima dall'ufficio (16.45 invece delle solite 17-17.30) perchè sono andato all'afterwork con Raùl, Guillaume, Mosès, Andi, Daniel e Giuseppe.
Devo dire voto da 7 a 9 alle tipe accanto al nostro tavolo. Stavolta tipiche svedesi "alte-bionde-occhiazzurri". Sfiga vuole che entravano quando ce ne stavamo andando...

Va bìn!! Sono le 9, ho appena scaricato Sailing to Philadelphia di Mark Knopfler e me lo ascolto mentre studio un pò di svedese.

Hej då!


domenica 9 marzo 2008

Altro weekend in collegio....

Purtroppo la prossima è settimana di esami per i miei compagni di collegio, quindi non siamo potuti uscire nè venerdì sera nè sabato sera. Peccato! Vabbè, speriamo nel prossimo weekend, quando avranno finito gli esami. La prima settimana lavorativa è andata bene, nonostante Matlab ogni tanto faccia disperare, ma è pur sempre il nostro caro e beneamato Matlab, quindi non bisogna trattarlo male. Soprattutto se durante la programmazione fai la classica ca**ata: scrivi il programma, lo provi una, due, tre volte e cosìvia finche non torna, ci passi due giorni sopra tirando giù mezzo Paradiso ripetendo: "no, non può essere colpa di quella riga di comando, no..." E poi invece il problema sta proprio lì! E dire che ogni volta è sempre la stessa cosa: solo lo scemo del villaggio cade nella stessa buca due volte! Se poi, come nel mio caso, ci sono cascato anche tre o quattro....Per fortuna mi ha salvato Hoda, la mia collega iraniana, dottoranda di ricerca. Santa Hoda, Matlab pro nobis!! Per fortuna ora il programma funziona, anche se andrà un pò migliorato, ma per la fine di questa settimana devo consegnare qualche risultato al capo.

In settimana sono passato anche al CIRC, il Chalmers International Reception Commitee, per ritirare gratuitamente una SIM card svedese, così per il periodo in cui sono qua posso chiamare ed essere rintracciato in modo economico. Tra l'altro telefonare e mandare messaggi in Svezia costa pochissimo.
Con il mio piano tariffario pago mezza corona (6 €cent) per SMS, niente per i cellulari Tele2 e 70 öre (cent di corona), cioè 8 €cent per gli altri operatori. 
Ormai sono assiduo frequentatore del Kiosk, un chioschetto all'interno dell'università che vende le baguette (qua vanno di moda, sono paninozzi di 30 cm, come in Francia) a 22-27 kr, cioè circa 3€. Considerando il costo della vita in Svezia è un pranzo più che economico. 

Venerdì verso le 7 abbiamo passato un paio d'ore in camera di Guillaume, a fumare il Narghilè (detto anche Shisha). All'inizio eravamo solo Guillaume, Andi, Philip, ed io:




Dopo la Shisha, come sempre al pub, che questa volta era più affollato per via di una "gruppo" che suonava (gruppo: erano in due...). 

Si sono uniti a noi degli amici di Andi: giri il mondo, vai 2000km lontano dal Lingotto e chi trovi? cinesi! No, dai, questi sono cittadini svedesi, ma sono di origine cinese. Ovviamente da bravi orientali adorano il nostro Paese, il nostro vino e la nostra musica. In particolare la lirica. Uno dei due è partito con un Nessundorma a squarciagola, ma con buona pronuncia delle parole. Poi ovviamente hanno voluto sapere qualche parola di italiano. Qualcuna la conoscevano già, come un più comune "buongiorno signore" o "gelato", ma anche gli evergreen: "vaff***lo". A me è rimasto da insegnargli un utilissimo "Vuoi uscire con me?": ottimo modo per farsi prendere a schiaffi dalle ragazze!



La serata è poi proseguita come sempre con un buon te in cucina offerto gentilmente da Guillaume.

Sabato pomeriggio ho fatto il turista! Armato di macchina fotografica, mi sono fatto un giro in centro. Mah, che dire, Goteborg è proprio svedese: pacifica, tranquilla, un pò anonima ma non squallida. Non c'è niente di particolarmente bello ma neanche di particolarmente brutto. Un pò così, "sui generis". Diciamo che viene considerata la città più vivibile d'Europa per la sua tranquillità, sicurezza, efficienza e pulizia. Non certo per ciò che offre in questi periodi! Poi magari in primavera migliora...bah, staremo a vedere!





La sera abbiamo fatto la festa a Philip! Nel senso che è l'ultimo weekend qua in Svezia per lui, in settimana tornerà a casa ad Aachen e abbiamo organizzato una cena. Tutti hanno portato/cucinato qualcosa, mentre io, che non so cucinare e considerando che tanto il cibo avanza sempre, ho portato da bere. Birra ovviamente. Ecco, magari la prossima volta evito di portare birra svedese perchè è veramente pietosa! Insipida, acqua colorata, a malapena frizzante. E non è importante se è birra da 2.8° o 5.2° (i due formati standard): sempre acqua è e sempre schifo fa!
Comunque, ho contribuito volentieri. Guillaume ha fatto una torta salata: 



Mosès le tortillas insieme agli altri spagnoli:





La domenica è trascorsa senza sussulti, ho fatto la lavatrice (ma devo ancora stirare..uff!) ho visto la partita di rugby Francia - Italia con Guillaume e Stefano, ovviamente abbiamo perso, ma 25-13 allo Stade de France è dignitoso.

domenica 2 marzo 2008

Venerdì ho avuto il primo incontro con il Prof. Berbyuk, che sarà il mio "capo" durante il tirocinio. Persona disponibile a quanto pare. Mi ha spiegato il lavoro da fare: dovrò realizzare il modello matematico di una sospensionemotore attiva e ricavare le condizioni di lavoro ottimali in termini di rigidezza e smorzamento (li vuole mamma Volvo...) Bene, bene... sono già abbastanza rodato per certe cose...
La serata è iniziata invece alle 5, con l' "after work" , cioè il nostro aperitivo. Fra un bicchiere di vino ed il buffet (passabili entrambi) indovinate chi ho conosciuto??? Italiani!! Ma certo, chi altro, sennò?? Tra l'altro, alcuni di essi (e di esse) studiano a Torino, ed indovinate dove??? Bravi... avete indovinato: al Poli! (persecuzione.....). E dove era il locale dove siamo stati?? Sotto gli uffici della Volvo IT !!! (mi sento quasi a casa....). Tra l'altro, particolare degno di nota: il locale è sull'altra sponda del fiume e per arrivarci abbiamo preso il traghetto, che qua è considerato un autobus a tutti gli effetti.
Dopo l'aperitivo, caffè in cucina di Giuseppe. Eravamo una quindicina, ma eravamo ben equipaggiati:


e dopo il caffè? White Russian. Per chi non lo conoscesse è un cocktail con latte, vodka e crema di whisky. In questo caso il nostro barman è Raùl:


dopo un giro di cocktail facciamo un salto al pub del collegio. Già, perchè qui i collegi hanno un pub interno, piccolo magari (una stanzina ed un bancone) ma meglio di niente... Qua i collegi hanno anche la sauna, ma non vi anticipo nulla...
Purtroppo quella sera non c'era molta gente, probabilmente c'era una festa in qualche altra parte del collegio. Fra qualche birra e qualche chiacchera si fanno le 3. Il pub chiude, ma a questo punto Guillaume propone una sauna. Grazie alle conoscenze di Guillaume e Raùl, il barman ci lascia le chiavi della sauna. La proposta viene accettata solo da me, Aurelie e The Hatman (gli amici francesi di Guillaume) e Raùl. Di corsa alle camere a metterci il costume ed alle 3 e mezzo siamo in sauna. Procede tutto bene fino verso alle 5. Poi, mentre siamo fuori sotto la neve (non c'è il "frigidarium" quindi ci arrangiamo così, con l'aiuto di madre natura che ci ha mandato la neve per quella notte...) arriva un tipo ubriaco che sta in un'altra ala del collegio. Per cercare di calmarlo gli proponiamo una sauna, così possiamo parlarci, farlo ragionare un pò e rimandarlo in camera, anche grazie all'aiutodel "frigidarium". Dopo un'oretta Guillaume e Raùl riescono a farsi dire in che camera sta e ce lo accompagnano. Alle 6 torniamo alle camere, doccia e poi a letto.... Driiiin!!! Ca**o!!! La lavatrice!!! sono le 10, ormai ho prenotato il turno... vabbè, al diavolo, tocca andare. 
Purtroppo difficilmente riesco a dormire di pomeriggio, così, con solo 4 ore di sonno sabato sera mi sono beccato un bel mal di testa. Per fortuna abbiamo fatto soltanto una cena in cucina di Raùl insieme agli spagnoli del suo corridoio. C'eravamo più o meno tutti: Guillaume (i suoi amici no perchè sono partiti nel pomeriggio), le ragazze (3 di Torino e Monica di Milano), Markus, Philip, Raùl e gli spagnoli. Abbiamo cucinato tutti qualcosa: io, da incapace quale sono più che qualche wurstel non sono riuscito a portare, le ragazze hanno fatto un risotto ai funghi ( da loro definito "la colla", immaginate voi...) , gli spagnoli una frittata e Guillaume un a pasta al tonno e peperoni (bella leggera...). 
Di seguito alcune immagini di venerdì sera:


Guillaume alle prese con il caffè.

Markus (in primo piano) Guillaume e Raùl

Aurelie e The Hatman

Markus e Raùl

Le ragazze